Il rischio elettrico è un problema che riguarda tutti, per affrontarlo in modo adeguato è bene appoggiarsi a metodologie di analisi, ma soprattutto porre un attenzione consapevole su noi stessi e sul gruppo di lavoro.
Secondo un indagine del 1988 del Politecnico di Torino, il 90% degli infortuni elettrici sul lavoro, avvengono in bassa tensione.
Ci sono diversi fattori sull'effetto della corrente elettrica sul corpo umano quali:
Tipo di corrente.
Intensità della corrente.
Resistenza elettrica del corpo.
Tensione elettrica.
Durata del passaggio della corrente.
Percorso seguito dalla corrente.
A parità di tensione, la corrente alternata é più pericolosa di quella continua. A seconda della quantità di energia elettrica che passa attraverso il corpo si avranno diversi effetti.
Ci sono due limiti caratteristici: nel primo l'individuo riuscirà ad aprire le mani e staccarsi dalla parte in tensione (soglia di rilascio).
Il secondo limite di pericolo (soglia di fibrillazione ventricolare), l'infortunato non riuscirà a staccarsi per una forte contrattura.
La resistenza elettrica del corpo umano varia a seconda delle diverse caratteristiche e condizioni fisiopatologiche dei tessuti che costituiscono l'organismo.
Ad esempio la pelle secca ha un elevata resistenza (15.000-20.000 Ohm) ma in caso di pelle sudata può scendere a valori molto bassi (500 Ohm). Altri motivi di diminuzione di resistenza possono essere: l'emotività, l'aumento di temperatura, l'esercizio muscolare, l'affaticamento, ipertiroidismo, malattie dismetaboliche, oppure quando ci sono le condizioni favorevoli per una diminuzione come avere i piedi scalzi, scarpe chiodate e terreno umido.
Il passaggio più pericoloso della corrente nel corpo é quello mano-piede, perché attraversa il torace e di conseguenza coinvolge il cuore.
In ogni impianto elettrico deve essere fatta informazione, formare persone che siano in grado di portare il primo soccorso a chi viene colpito da shock e/o arco elettrico, in modo da evitare che un soccorritore si trasformi, anche lui, in vittima.
Evitare di toccare il corpo della vittima prima che sia stato interrotto il circuito elettrico, isolandolo con assi di legno o strutture in gomma.
Nel caso in cui il paziente sia privo di coscienza, mettere in atto le manovre di rianimazione, mentre se il soggetto é cosciente, controllare il polso e il respiro.
I pericoli legati agli impianti elettrici si dividono in "oggettivi" e "soggettivi". Oggettivi sono quelli esistenti nell'ambiente, tipo difetti di isolamento o parti scoperte, mentre quelli soggettivi sono da attribuirsi al comportamento dell'uomo, per incapacità di attività o per riduzione della capacità dovuta a malattia, preoccupazioni, ecc..
In generale i pericoli oggettivi legati alla corrente elettrica sono:
Contatto diretto.
Contatto indiretto.
Arco elettrico.
Il contatto diretto è quando si può venire in contatto con un a parte dell'impianto in tensione, come un morsetto, una lampada, un fusibile, ecc... Il contatto indiretto invece é quello che avviene toccando una carcassa di un motore.
L'arco elettrico indica la scarica luminosa e persistente di elettricità che avviene in un mezzo isolante.
Gli archi elettrici sono un evento raro, tuttavia non si può escludere che non ci siano, é consigliata quindi un elevata protezione, anche se non potrà proteggere al cento per cento.
Le misure di protezione contro i contatti diretti in bassa tensione possono essere totali o parziali, quelli totali sono destinate alle persone non edotte, mentre quelli parziali per le persone qualificate e vengono applicate nelle officine elettriche.
Le misure di protezione totali sono formate da : isolamento, involucri o barriere.
L'isolamento e fatto da isolante che protegge dalle parti attive dell'impianto. L'involucro é quello che protegge contro i contatti diretti in ogni direzione.
La barriera assicura una determinata protezione contro i contatti diretti in una direzione di accesso abituale.
La protezione parziale può essere garantita tramite ostacoli o allontanamento.
L'ostacolo può essere una griglia, un mancorrente che previene il contatto accidentale con parti attive.
L'allontanamento invece si intende quando c'é una distanza fra due parti che distano fra loro più di 2,5m. in verticale e 2m. in orizzontale.
Concludendo , é bene essere sempre ben informati, pronti per qualunque evenienza, attenti nell'eseguire tutte le procedure, al fine di lavorare in sicurezza e con tutte le protezioni adeguate al tipo di lavoro elettrico.