Proprio perché le leggi, anche se obbligatorie, col tempo possono diventare obsolete e inefficaci, le norme invece sono oggetto di continua verifica in funzione dell'evolversi della tecnica.
Negli anni 50 sono state emanate le prime norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, di questi provvedimenti, il primo e più importante riguardo la sicurezza degli impianti elettrici risulta essere il D.P.R. 27.04.1955 n.547, che ha attuato un opera di prevenzione e controllo: Individuando responsabilità di dirigenti, costruttori.
Definendo alcuni requisiti tecnici degli impianti elettrici.
Imponendo verifiche da parte di organi di controllo.
Applicando sanzioni in caso di adempienza.
Il D.Lgs. 81/2008 prevede i diversi articoli:
Art. 80 Obblighi del datore di lavoro.
Art. 81. Requisiti di sicurezza.
Art. 82: Lavori sotto tensione.
Art. 83. Lavori in prossimità di parti attive.
Art. 84. Protezione dai fulmini.
Art 85. Protezione di impianti, attrezzature, edifici, strutture.
Art. 86. Verifiche e controlli periodici.
Art. 87. Sanzioni a carico del datore di lavoro.
Il datore di lavoro deve assicurare la salvaguardia del lavoratore, prendendo le misure necessarie affinché le apparecchiature e i materiali siano progettati a regola d'arte (realizzate secondo le norme tecniche), deve valutare i rischi e a seconda della pericolosità di ogni lavoro, deve cercare di ridurre al minimo i pericoli.
Fermo restando che è vietato lavorare sotto tensione, alcuni lavori sono concessi, con il rispetto delle seguenti condizioni:
attrezzature conformi, per tensioni di categoria 0 e1 l'esecuzione deve essere affidata a lavoratori riconosciuti idonei dal datore di lavoro, per sistemi di ll e lll categoria i lavori devono essere effettuati da aziende autorizzate dal ministero del lavoro ad operare sotto tensione.
Non possono essere eseguiti lavori non elettrici in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive senza protezione, a meno che si attuino tutte le norme per mettere in sicurezza i lavoratori.
Gli impianti elettrici devo rispettare l'evolversi delle norme dell'impiantistica stessa, da qui viene il termine regola d'arte, che riassume i principali criteri su cui si basa la sicurezza elettrica.
In Italia, il corpo normativo che si occupa della sicurezza degli impianti elettrici é il CEI.
Il progettista può avvalersi delle norme come riferimenti certi e precisi per dimostrare l'effettiva validità delle scelte intraprese e permettere all'installatore di realizzare un impianto sicuro ed efficiente.
In conclusione le norme hanno un grande valore tecnico perché la sicurezza sia garantita.